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Gruppo di continuità: test rapido dell’UPS in Azienda

Cali di alimentazione, blackout e interruzioni improvvise rischiano di danneggiare le apparecchiature digitali e arrestare la produttività aziendale. Ecco perché la pianificazione e l’implementazione di una solida soluzione di protezione della rete è assolutamente vitale: un gruppo di continuità (in inglese UPS, Uninterruptible Power Supply) è il componente centrale di qualsiasi architettura di protezione.

In pratica, è una fonte di alimentazione di emergenza che garantisce l’operatività fino a quando la rete elettrica non viene ripristinata. Ma come essere certi che il gruppo di continuità funzioni correttamente?

Se la tua strumentazione è un notebook vi è già una batteria che interviene a supporto, che va comunque verificata.

Se, invece, la tua postazione di lavoro è composta da un “PC desktop”, i possibili scenari sono fondamentalmente due:

  1. non è collegato ad alcun gruppo di continuità (UPS): male, non sei per nulla “coperto” in caso di imprevisto, per cui sarebbe opportuno integrarne uno.
  2. possiedi già un UPS: sei nella situazione migliore, a patto che il tuo Gruppo di Continuità venga periodicamente testato (almeno una volta l’anno).
    E come essere certi che il gruppo di continuità funzioni correttamente?

Esiste un primo test rapido dell’UPS che può aiutare a rilevare eventuali problemi e correre subito ai ripari, te lo spieghiamo tra poco.

Perché è importante che il gruppo di continuità funzioni bene

Nessuna azienda può permettersi che i propri dispostivi e sistemi IT siano “vulnerabili” in caso di difficoltà legate all’alimentazione di rete. Persino una disfunzione di una frazione di secondo potrebbe generare problemi: prova a calcolare quanto denaro perderesti per ogni minuto (o ora) di inoperatività causata da una banale mancanza di corrente, qualunque sia la dimensione dell’azienda si parla di danni economici ingenti.

A tal proposito, ecco qualche dato che ogni imprenditore o responsabile IT dovrebbe conoscere.

  • Perdere energia per un quarto di secondo può impedire alle apparecchiature digitali di essere disponibili per un periodo compreso tra 15 minuti e molte ore. E i tempi di inattività sono costosi.
  • Le variazioni di tensione dell’alimentazione elettrica sono del tutto normali, ma possono causare problemi significativi alle apparecchiature. Nessun gestore può garantire un servizio affidabile al 100%; nel migliore dei casi può esserlo al 99,9% e ciò significa perdere ogni anno tante, tantissime ore preziose.
  • Oltre alle variazioni di tensione della rete, vanno anche considerate quelle imputabili agli impianti presenti nell’edificio dell’utenza, come ad esempio gli ascensori, che possono causare interferenze ad alta frequenza.
  • Con il tempo, i rischi si stanno intensificando perché i sistemi di archiviazione, i server e i dispositivi di rete odierni sono più potenti e allo stesso tempo più sensibili rispetto ad apparecchiature di qualche anno fa.
  • Ultimo, ma non meno importante, è bene essere sempre pronti perché gli imprevisti accadono, soprattutto quando si parla di eventi naturali o incidenti.

L’UPS è il sistema che mette in collegamento il gestore di rete e ogni utenza, garantendo continuità. Permette così di assicurare una tensione sempre affidabile e al riparo da qualsiasi avvenimento non prevedibile.

Test dell’UPS: come si svolge

Il test consiste in una procedura empirica molto semplice da replicare nella tua azienda.

Innanzitutto, prima di iniziare a fare il test dell’UPS chiudi tutti i programmi e le lavorazioni in corso. Togli poi la corrente al gruppo di continuità, staccando la spina; in quel momento l’UPS dovrebbe cominciare a emettere un allarme acustico che segnala l’inizio della sua attività.

Da quel momento, inizia a cronometrare: l’UPS si dimostra efficace se la batteria al suo interno mantiene accesa la postazione di lavoro per almeno 2 minuti.

Perché proprio 2 minuti?

Solitamente, in caso di calo improvviso dell’alimentazione, i primi secondi si utilizzano per prendere coscienza di cosa è successo e verificare che la corrente sia tornata, mentre il restante tempo deve essere utilizzato per salvare il lavoro in corso e chiudere le applicazioni aperte. Se così non fosse si deve sostituire l’apparato in quanto potrebbe essere esausto o danneggiato.

E se la situazione fosse più grave?

Le problematiche legate alla qualità della fornitura energetica stanno diventando sempre più comuni e possono causare seri danni alle aziende che non dispongono di misure preventive e strutture di backup collaudate.

Se durante il lavoro ti capitano frequentemente episodi preoccupanti (luci tremolanti, computer che si bloccano, interruttori automatici che scattano inaspettatamente e via così), potrebbe essere il momento di rivedere il tuo programma di gestione del rischio.

In più, causa la rapida obsolescenza delle apparecchiature digitali, oggi si rischia di incorrere in problematiche molto più serie. Oltre al test che ti abbiamo indicato, è sempre consigliato verificare in profondità con uno specialista che tutto funzioni alla perfezione.

Se vuoi capire meglio come assicurare il perfetto funzionamento del gruppo di continuità, al di là del semplice test rapido all’UPS, chiedi subito un check-up gratuito per valutare la situazione nella tua azienda.

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